Situata all'imbocco della Val di Susa, dista da Torino 15 kilometri. E' oggi una città di 55.000 abitanti, centro tra i più importanti della provincia per industrie e risorse agricolo-commerciali. Posta in splendida posizione sul pendio esterno dell'estremità orientale dell'anfiteatro morenico omonimo, conserva, nella parte alta, dove domina lo storico castello sabaudo, molte tracce dell'antico borgo (sec. XIII).
Essa vanta origini romane, come parte del "municipium" di Torino. Si sviluppò, a partire dal periodo medioevale sotto i Savoia e dal secolo XIV divenne sede preferita dei membri della famiglia sabauda. Raggiunse massimo splendore con Amedeo VI, detto il "Conte Verde", che qui fondò l'ordine dei Cavalieri di Savoia. Nel vecchio castello medioevale nacque Carlo Emanuele I, che ne avviò la ristrutturazione. Successivamente la città subì vari saccheggi ad opera dei Francesi e vide la distruzione del castello. Fu colpita dalla peste nel 1691, in seguito risorse e nel '700 rifiorì con l'ampliamento del castello e la costruzione di molte ville patrizie, che tuttora costituiscono un patrimonio storico e culturale di grande interesse.
Nel 1718 Vittorio Amedeo VI incaricò l'architetto Juvarra di elaborare un nuovo progetto di ristrutturazione dell'antico castello, esso avrebbe dovuto ricordare le costruzioni più prestigiose delle case regnanti europee. Difficoltà economiche costrinsero i Savoia a sospendere i lavori nel 1734 ed il progetto juvarriano fu troncato a metà della sua esecuzione. Nel 1792, la città venne data da Vittorio Amedeo III a Vittorio Emanuele duca d'Aosta con titolo marchionale. Subì nel 1799 altri saccheggi da Francesi e da Austriaci e nel 1815 da Croati, Ungheresi e ancora Austriaci.
Rivoli si presenta, oggi, come cittadina piacevole da visitarsi; un percorso pedonale interessante si snoda lungo via F.lli Piol verso il Castello, in un ambiente che, per le sue testimonianze architettoniche, ci ricorda gli antichi trascorsi della città. La strada, chiusa al traffico da alcuni anni e abbellita da piante e panchine, è divenuta un frequentato centro commerciale, ricco di negozi di pregio e di laboratori artigiani, lungo un cammino di memorie del passato.
Si affacciano alla via belle costruzioni, come Villa Cavalli d'Olivola, residenza della famiglia Nasi dal Cinquecento, ristrutturata alla fine del '700 nelle forme attuali. Colpisce, tra le altre, la Casa del Conte Verde, così chiamata perché risalente alla fine del Trecento. La sua facciata è di estremo interesse per le decorazioni in cotto che ornano gli archi ogivali del portico e per le formelle della fascia marcapiano. Piazza Garibaldi si apre lungo l'asse della via con i suoi palazzi di periodo Barocco e Neoclassico, bell'esempio di coabitazione di botteghe commerciali e residenze nobiliari. Piazza Matteotti si presenta, più avanti, come lo spazio chiave della vita sociale urbana nel Medioevo, è la piazza del mercato, degli incontri, della giustizia. Notevole il Palazzo di Città, che, tra le stratificazioni architettoniche accumulatesi nel tempo, fa vedere ancora tracce di archi rampanti del quindicesimo secolo. Da segnalare ancora nella piazza Casa Zunino che con decorazioni a trompe l'oeil riprende tipologie antiche. Dopo piazza Matteotti, lungo la Via al Castello, asse portante di collegamento tra i due poli del potere pubblico, si scorge un grosso torrione, resto delle mura trecentesche fatte abbattere dai Francesi nel 1543, e la quadrangolare Torre della Filanda. Più avanti si hanno degli splendidi punti di osservazione sul tessuto d'edifici medioevali, su torri quattrocentesche e palazzi sette ottocenteschi. Notevole si presenta Villa Fiorito risalente al XVII sec.. Nel parco, fra piante secolari, il campanile romanico (XIII sec.), ultimo reperto dell'antica Collegiata di Santa Maria della Stella, demolita nel 1799.
Al culmine della salita si apre la spianata e la mole severa e squadrata del Castello. Opera incompiuta dello Juvarra, colpisce per la maestosità dell'ambizioso progetto. Esso fu ceduto nel 1860 in affitto, e poi acquistato dal Comune di Rivoli, che lo utilizzò; come sede di guarnigioni militari. Molto danneggiato negli arredi interni, è stato oggetto di un'opera di restauro ad opera dell'architetto Andrea Bruno. E' oggi sede del Museo d'Arte Contemporanea, uno dei più prestigiosi d'Europa. Da segnalare ancora, perché poco si discosta da questo percorso, la Villa Comunale con la sua scenografica facciata, costruita nel 775 per il conte Giuseppe Cane di Ussol, essa è uno dei più bei esempi di residenza aristocratica di campagna nel Torinese, dal 1968 la villa è sede del Municipio.
Altre ville sono sparse nell'impianto urbano lungo le pendici della collina, significative: Villa Arnaud, residenza settecentesca della contessa Arnaud; Villa Melano, eretta nel 1601 come convento cappuccino; Villa Colla, edificio della fine del XVIII sec. con un parco arricchito da un prezioso giardino botanico, voluto dall'avvocato Luigi Colla, membro del Governo Provvisorio della Repubblica Subalpina in epoca napoleonica; Palazzo Piozzo di Rosignano, costruita attorno al 1788 per il notaio Francesco Canova, cancelliere del Gran Priorato dell'Ordine di Malta.
Tra le chiese ricordiamo la Confraternita di Santa Croce, eretta nel 1659, dalla Compagnia dei Disciplinari di Santa Croce, in pieno periodo di Controriforma; la Chiesa di San Martino, eretta, nelle forme attuali, nel 1788, del periodo medioevale conserva il basamento e i piani intermedi del campanile; la Chiesa di San Rocco è stata edificata ex voto dopo la peste del 1629-31.